Anno scolastico 2019/2020

Ambiente di supporto

all’anno di formazione e prova per i docenti neoassunti e con passaggio di ruolo e per docenti in percorso annuale *FIT

Report del Webinar dedicato ai referenti neoassunti 17 gennaio 2020

Lo scorso 17 gennaio si è tenuto un webinar dedicato ai referenti USR, UAT e scuole polo per la formazione neoassunti.  La partecipazione è stata numerosa (con picchi di 250 partecipanti molti dei quali collegati come utenti unici attraverso le conferenze di servizio territoriali) e attiva da parte degli utenti che potevano comunicare le proprie domande e/o commenti attraverso la chat.

Tre sono stati gli interventi principali a cura dell’Ing. Davide D’Amico (Dirigente dell’Ufficio VI della Direzione Generale per il Personale scolastico), dell’Ispettore Giancarlo Cerini (già Dirigente tecnico MIUR) e di Maria Chiara Pettenati (Dirigente di ricerca Indire) che hanno stimolato una riflessione ampia sull’impianto metodologico della formazione, il suo significato e i nuovi elementi della formazione 2019/2020.

L’Ing. DAVIDE D’AMICO ha evidenziato come il modello formativo messo a punto negli anni sia ormai consolidato nel territorio, maturo nella gestione della governance e quanto sia stato apprezzato, tanto da diventare un punto di riferimento per altre Amministrazioni. Uno dei punti di forza è stato anche l’impegno, ogni anno, di introdurre elementi innovativi, da questo desiderio è nata, ad esempio, l’esperienza delle visite a scuole innovative, una delle attività più apprezzate dai docenti neoimmessi. Proprio in merito alle visite, D’Amico ha incoraggiato i referenti ad adoprarsi affinché questa attività sia determinante nello stimolare rapporti tra gli insegnanti (quelli accoglienti e quelli in visita), per costruire una rete di docenti permanente nel tempo che produca azioni e collaborazioni anche successivamente al periodo di prova.

D’Amico ha inoltre fornito alcune indicazioni ai referenti centrate sulla qualità della formazione, vista come un elemento determinante nel produrre ricadute durature. A tal fine ha esortato tutti a:

  • coinvolgere negli incontri iniziale e finale figure di rilievo che possano rinforzare il senso di appartenenza alla comunità professionale;
  • curare in modo particolare i laboratori dedicando una particolare attenzione al tema dello sviluppo sostenibile, sfidandosi anche a declinarlo nelle singole discipline;
  • curare l’attività del peer to peer e la selezione del tutor che accompagni significativamente il docente neoassunto durante tutto il suo percorso formativo;
  • ripensare il ruolo del Dirigente scolastico affinché promuova un investimento sul percorso di formazione del nuovo personale in ogni aspetto;
  • instaurare una stretta collaborazione tra i Dirigenti delle scuole polo e gli Staff regionali nel predisporre percorsi formativi di alto livello, che siano uno stimolo per future attività successive anche all’anno di prova;
  • sostenere le scuole polo non solo riguardo agli aspetti organizzativi, ma anche per la rendicontazione delle attività.

L’intervento si è concluso con un invito a portare il proprio entusiasmo e passione per apportare ogni anno innovazioni da condividere anche con il MIUR per portare un diffuso miglioramento.

La qualità è stata al centro anche dell’intervento dell’ISPETTORE GIANCARLO CERINI che ha inquadrato in un’ampia cornice culturale il significato della formazione neoassunti al sesto anno della sua edizione, ricordando i molti livelli che sottostanno al suo impianto organizzativo e metodologico: MIUR, Indire, Uffici regionali e territoriali, scuole polo e singole scuole.

Cerini ha ribadito che il significato profondo del modello consiste nel saper coniugare la dimensione “esperienziale”, “immersiva” dell’esperienza didattica concreta con momenti di riflessione che rielaborano l’esperienza vissuta, la raccontano e ne trovano il senso. I dispositivi messi a punto in questi anni (il portfolio, il bilancio delle competenze, il curriculum formativo) intendono essere proprio validi strumenti per testimoniare questa esperienza. L’intento del modello “bonsai”, che i docenti neoassunti realizzano in 50 ore, non vuole essere un adempimento burocratico, ma un’occasione per tutti i docenti (non solo neoassunti ma anche docenti già in servizio che cambiano status professionale), di cura della propria formazione, per stimolare una dinamica performativa che non si esaurisca a conclusione dell’anno di prova ma lasci una sorta di “imprinting”, che faccia nascere il desiderio di inserirsi in una traiettoria professionale permanente. La formazione iniziale così intesa raccoglie quindi la sfida di mettere alla prova gli elementi qualitativi per la formazione in generale in servizio degli insegnanti e il riscontro positivo che emerge dai dati di monitoraggio condotto negli ultimi anni da Indire (dall’a.s. 2015/16), testimonia la buona ricezione di questo intento.

In tale contesto è centrale, ha sottolineato ancora Cerini, il ruolo dei formatori (che si sforzino in particolare nella costruzione di un dialogo fatto di interazione e ascolto), dei tutor (che svolgono la funzione fondamentale nell’accoglienza e nell’introduzione a un percorso che inizia ma non si conclude affatto con l’anno di prova) e del Dirigente scolastico, che debba essere in grado di prevedere, organizzare e predisporre un “contesto di sicurezza” per i docenti neoassunti in un processo che coinvolge l’intera scuola.

In particolare, ha precisato Cerini, il ruolo del tutor si caratterizza per l’aspetto relazionale: l’empatia, la capacità di ascolto, la sospensione del giudizio, la rassicurazione, il fornire stimoli culturali positivi e, in questo contesto, anche di valutazione (in una sorta di “co-relatore”). Questa attenzione al ruolo del tutor è confermata dalle indicazioni MIUR che, con la Circolare di avvio dell’anno di formazione, ha raccomandato agli USR di prevedere attività di formazione per gli stessi tutor, come investimento positivo per far crescere figure all’interno della scuola che svolgano una funzione di “mediazione professionale”. Tale ruolo di accompagnamento e di guida rivestirà infatti un ruolo fondamentale anche nel futuro.

La formazione iniziale, ha concluso l’Ispettore, potrebbe quindi diventare il modello per la formazione continua che si può immaginare articolata in 3 fasi di sviluppo: iniziale, base e avanzato, quando l’insegnante diventa in grado di spiegare agli altri, svolgendo la funzione di mentor. Anche in ambito educativo dovrebbe diffondersi la cultura delle “4 C”:

  • Cooperazione
  • Comunicazione
  • Conoscenza (condivisa)
  • Comunità (professionale).

L’augurio conclusivo dell’Ispettore Cerini è che l’anno di prova sia emblematico del tipo di scuola che vogliamo realizzare anche con uno sguardo verso il futuro.

La Dirigente di Indire MARIA CHIARA PETTENATI ha ricordato il ruolo dell’ambiente online per l’anno di prova come “quel luogo che accompagna la rielaborazione dell’azione” che si vive dentro la scuola e dentro la propria comunità educante. Ha poi illustrato le nuove modalità di accesso all’ambiente che quest’anno sarà federato con SIDI (Sistema Informativo dell’Istruzione) e supporterà anche SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), ciò significa che accedendo al portale dell’ambiente neoassunti si accede a un servizio di autenticazione eseguito dal MIUR. Gli utenti potranno accedere sia con credenziali SIDI che con credenziali SPID e, in entrambi i casi, il servizio passerà attraverso i canali del MIUR, così in questa fase anche il servizio di assistenza sarà messo a disposizione dal Ministero stesso.

Solo una volta effettuata la registrazione – con le credenziali del MIUR oppure attraverso SPID – gli utenti entreranno effettivamente nell’ambiente dedicato all’anno di formazione e prova per i docenti neoassunti, con passaggio di ruolo e per docenti in percorso annuale FIT predisposto da Indire. Al primo accesso sarà richiesta il completamento della compilazione dei propri dati di profilo.

Pettenati ha poi illustrato il nuovo ambiente che al momento è disponibile nella sua versione pubblica e contiene strumenti ormai noti agli utenti: il Toolkit, lo strumento tramite il quale sono etichettate tutte le risorse documentali; le Versioni testuali della piattaforma neoassunti/FIT, ad oggi disponibili nella I parte; l’Infografica delle azioni in presenza e online, che rappresenta una “sequenza ideale” della formazione proprio per favorire quel contrappunto riflessivo tra pratica didattica e il suo ripensamento di cui parlava Cerini.

E proprio grazie agli strumenti presenti nel Toolkit i docenti possono predisporre fin da ora la documentazione che sarà successivamente riportata e documentata in piattaforma; questo tempo più “disteso” può anche essere l’occasione di una riflessione più accorta sulla propria formazione da riportare poi nel Bilancio iniziale, lo strumento per auto-valutare le proprie competenze.

Pettenati ha ricordato le funzioni del Bilancio iniziale, sicuramente lo strumento digitale più apprezzato dai docenti neoassunti, che negli anni lo hanno ritenuto utile a:

  • auto-valutare le proprie competenze;
  • individuare elementi sui quali far convergere l’attenzione del tutor;
  • predisporre una documentazione didattica chiara e coerente con i propri bisogni (dal Patto formativo ai Bisogni futuri);
  • (ri)conoscere le dimensioni della professionalità docente;
  • agevolare la preparazione della fase istruttoria curata dal tutor di fronte al comitato di valutazione (art. 13, DM 850/2015).

In chiusura Pettenati ha ricordato che, anche nelle scelte tecnologiche operate per lo sviluppo di questo ambiente, si rinnova l’impegno di Indire per gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le tecnologie open source scelte, infatti, hanno caratteristiche di alta prestazione e velocità, tanto da contribuire a ridurre l’impronta ecologica emessa durante l’interazione con l’ambiente.

Riferimenti

News “Materiali del webinar del 17/1/2020

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