a cura di Sonia Boldrini e gruppo redazione INDIRE
Nel mese di aprile è stato proposto su questo ambiente un questionario anonimo facoltativo, finalizzato a indagare l’opinione degli utenti per la riprogettazione del nuovo ambiente online neoassunti 2023-2025.
Il questionario è stato compilato da 2.237 docenti. L’analisi dei dati ha prodotto i risultati che si riportano a seguire.
Anagrafica dei rispondenti
La ripartizione per ordine di scuola fa emergere una distribuzione dei docenti che hanno risposto al questionario prevalente sulla secondaria di secondo grado (37,1%) e sulla primaria (28%).
In quale grado di istruzione insegni?
Secondaria II grado | 37,1% |
Primaria | 28% |
Secondaria I grado | 22% |
Infanzia | 11,9% |
CPIA | 1% |
Tra i titoli di studio quello a maggiore frequenza tra i docenti dei rispondenti risulta essere la Laurea specialistica, cioè relativa al nuovo ordinamento (37,6%), anche se una parte significativa (30,8%) dichiara di essere in possesso di una Laurea vecchio ordinamento.
I docenti risultano essere non privi di esperienza nel contesto scolastico: più del 70% ha infatti dichiarato di insegnare già da 2 a 10 anni, mentre il 13,65% è nel mondo della scuola da oltre 15 anni.
Da un incrocio i dati delle due precedenti domande, si evince che l’esperienza pre-ruolo è maggiore per i docenti della scuola dell’infanzia, che segnalano avere, proporzionalmente al totale dei rispondenti, una percentuale significativa di esperienza maggiore di 15 anni.
Utilità del Bilancio delle competenze attuale
Ai docenti è stato chiesto di indicare la percezione di utilità della redazione del Bilancio delle competenze in relazione alla individuazione dei punti di forza e di debolezza della propria professionalità. Più del 60% dei docenti attribuisce la risposta “sì”, che, sommata al 35,3% delle risposte “in parte”, indica un generale bilancio positivo nella percezione della professionalità di partenza.
Tale percezione risulta omogenea sia confrontata con gli ordini di scuola che con gli anni di servizio precedentemente prestati. Questo dato avvalora l’idea che la piattaforma risulti ugualmente utile ai docenti di tutti gli ordini di scuola, qualsiasi sia l’esperienza professionale.
In modo analogo, l’utilizzo del dispositivo risulta essere ampiamente agevole: il 60% dei docenti indica infatti di non avere avuto difficoltà nella compilazione del Bilancio; solo il 21,1% segnala di aver avuto problemi nella compilazione della sezione Organizzazione.
Ulteriori difficoltà riscontrate attengono principalmente a una parziale conoscenza dei contenuti richiesti (33,41%) e a non sufficiente chiarezza degli item (20,17%).
Ai docenti è stato chiesto inoltre di considerare le occasioni di riflessione date dalla compilazione del Bilancio delle competenze iniziali rispetto al percorso professionale intrapreso. La tabella rende un apporto abbastanza omogeneo tra le tre Aree che strutturano il Bilancio iniziale delle competenze.
La compilazione di quale area del Bilancio ti ha dato maggiore occasione di riflessione rispetto al percorso che hai intrapreso?
Area del Bilancio | Percentuale di scelta dei docenti |
Didattica | 32,88% |
Professionalità | 22,33% |
Tutte le precedenti | 21,10% |
Organizzazione | 15,18% |
Nessuna | 8,48% |
Infine, il 71,44% dei docenti ritiene che le competenze descritte nell’attuale Bilancio iniziale rispecchino quelle richieste al docente. Tra coloro che hanno risposto “in parte” o “no” a questa domanda, il 43% indica la mancanza in elenco di alcune competenze, mentre il 34,88% evidenzia un numero troppo elevato di competenze.
Proposta di Bilancio delle competenze in prospettiva lifelong
La seconda parte del questionario indaga invece la percezione di utilità da parte dei docenti neoassunti sul possibile utilizzo del dispositivo del Bilancio delle competenze anche dopo il termine dell’anno di prova.
L’83,92% dei docenti rispondenti ritiene utile la possibilità di compilare il proprio Bilancio delle competenze anche dopo il termine dell’anno di prova, ma solo il 65,33% continuerebbe ad usare la piattaforma esistente per la documentazione delle attività.
La percentuale di interesse cresce alla proposta di un nuovo ambiente nel quale tenere traccia del proprio sviluppo professionale attraverso la realizzazione di un portfolio digitale (70,36%).
Tra questi, l’83,88% riterrebbe utile un Bilancio delle competenze come strumento di autovalutazione in un'ottica di formazione continua, da aggiornare ad ogni significativo evento formativo. Infine, una percentuale significativa di rispondenti pone il focus sulla valorizzazione della propria professionalità anche ai fini del riconoscimento in caso di collaborazioni tra scuole.
Per quali motivi ritieni utile un nuovo ambiente per un portfolio digitale?
Come strumento di autovalutazione in un'ottica di formazione continua | 83,88% |
Ai fini della valorizzazione della mia professionalità all’interno della mia scuola | 37,56% |
Come strumento di reperibilità in caso di progetti o collaborazione tra scuole | 32,37% |
Ai fini della valorizzazione della mia professionalità presso altre scuole | 20,60% |
In un’ottica di rendicontazione sociale nei confronti degli utenti del mio Istituto Scolastico | 14,78% |
Nessuno dei precedenti | 0,49% |
Al centro dell’interesse relativo al nuovo ambiente, oltre alle esperienze formative, i docenti ritengono utile inserire attività didattiche e di sperimentazione, oltre ad altre tipologie che si verificano solitamente con minore frequenza ma che hanno carattere rappresentativo nella costruzione della professionalità del docente, quali: collaborazioni con il Dirigente e attività di tutoraggio e docenza in percorsi formativi.
Quali esperienze professionalizzanti ti piacerebbe poter documentare?
Attività didattiche | 68,60% |
Attività di formazione | 59,84% |
Attività di sperimentazione | 47,44% |
Collaborazione con il Dirigente e/o funzioni strumentali | 20,04% |
Tutoraggio | 14,57% |
Attività informali | 11,07% |
Formazione di formatori | 9,74% |
Attività istituzionali | 8,12% |
Altro | 0,70% |
Per quanto riguarda le caratteristiche del nuovo ambiente, le priorità dei docenti si rivolgono alla semplicità, alla possibilità di collaborazione con altri docenti anche di altri Istituti e all’accesso a progetti di innovazione e di ricerca, ma anche a una eventuale interoperabilità con altri ambienti.
Quali caratteristiche principali dovrebbe avere il nuovo ambiente online?
Essere semplice da usare | 57,95% |
Facilitare connessioni/collaborazioni tra docenti | 50,87% |
Creare connessione con scuole che documentino buone pratiche educative | 48,70% |
Consentire di accedere a progetti di innovazione/ricerca | 46,74% |
Essere interoperabile con altri ambienti (es. piattaforma SOFIA, ScuolaFutura, IstanzeOnline, ….) | 37,77% |
Essere accessibile | 17,86% |
Creare connessione con gli USR | 14,36% |
Essere responsive (utilizzo su differenti device) | 13,38% |
Facilità di login | 10,58% |
Essere “social” | 9,25% |
Avere un help desk contestuale | 9,11% |
Nessuna di queste | 0,56% |
Altro | 0,35% |
La quasi totalità dei rispondenti segnala come necessaria la presenza nell’ambiente di una sezione dedicata all’auto-formazione (95,37%).
Per quanto riguarda le forme di erogazione dei relativi contenuti, quasi il 50% dei docenti valuta utile avere a disposizione file scaricabili dalla piattaforma, ma si rilevano percentuali rilevanti anche per altre tipologie di materiali. Tra le preferenze di coloro che hanno selezionato la voce “altro” è stato richiesto di avere materiali differenziati a seconda dell’anzianità di servizio, ma anche una varietà di materiali che copra tutte le tipologie proposte dal questionario.
In quali forme pensi che possa essere utile una eventuale auto-formazione erogata direttamente nel nuovo ambiente?
Materiali scaricabili | 47,83% |
Video | 25,64% |
Link ad archivi di documentazioni nel web | 10,72% |
Podcast | 7,64% |
Mooc | 7,27% |
Altro | 0,88% |
Conclusioni
Si rileva in generale un notevole interesse verso la riprogettazione dell’e-portfolio piattaforma che si prenda carico dell’autoformazione dei docenti già immessi in ruolo. Ciò indica l’interesse dei docenti rispetto alla crescita personale e professionale e la loro partecipazione attiva al proprio percorso formativo, in coerenza con i princìpi del lifelong learning.
Tutto ciò viene assunto da INDIRE con grande serietà: ne seguiranno riflessioni teoriche ma anche concrete valutazioni del futuro della piattaforma neoassunti.
Vogliamo, ancora una volta, ringraziare tutti i docenti che hanno dato il proprio contributo alla presente ricerca: il loro sguardo ha permesso di raccogliere indicazioni preziose per le prossime azioni di formazione.
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