Nel cuore dell'innovazione digitale che sta plasmando il futuro dell'educazione, l'Intelligenza Artificiale (AI) emerge come protagonista. Il vostro feedback è importante per la ricerca educativa.
Attraverso il questionario "Teachers’ trust in AI-based EdTech", avete l'opportunità di dire la vostra su come l'AI può essere integrata in maniera efficace e sensibile nel panorama educativo.
Link al questionario: https://indagine.indire.it/index.php/737868?lang=it
Responsabili scientifiche:
Stefania Nirchi – Università Roma Tre; Giuseppina Rita Jose Mangione – INDIRE
Il crescente sviluppo dell’innovazione digitale non può non riguardare anche il mondo educativo. Viviamo in un mondo sempre più connesso e permeato da tecnologie al punto che la pervasività raggiunta dagli strumenti digitali ci permette di vivere costantemente onlife (Floridi, 2015) ed è proprio all’interno di questa dimensione di connessione costante che sta assumendo un ruolo predominante l’Intelligenza Artificiale.
In questi ultimi anni innumerevoli sono state le sperimentazioni internazionali (Luckin, 2018) che hanno dato esiti interessanti circa l’impiego dell’Intelligenza Artificiale in campo educativo (Holmes et alii, 2019). Nello specifico ci si è mossi soprattutto nell’analizzare due principali modalità di integrazione dell’AI nel mondo dell’educazione: come argomento da approfondire a scuola, per sviluppare conoscenze, competenze e consapevolezza nelle generazioni future; come strumento a supporto del docente per migliorare l’analisi, il potenziamento e l’efficacia del processo di apprendimento degli studenti e il proprio agire didattico.
Rispetto a questa seconda dimensione, l’idea che gli strumenti dell’IA possano fungere da tutor personali dei docenti, suggerisce un potenziale cambiamento nel modo in cui concepiamo l'istruzione e trasmettiamo saperi.
Alla luce di questo, ci sembra importante analizzare la percezione che gli insegnanti del far uso di differenti soluzioni IA per progettare e organizzare la propria didattica, intercettando quali sono gli elementi ritenuti positivi e in grado di migliore l’agire educativo e quali quelli invece ritenuti negativi e che alimentano delle resistenze ad un suo utilizzo.
Nello specifico, il gruppo di ricerca che vede la collaborazione di UniRoma 3 e INDIRE, ha già avuto modo di comprendere, attraverso una scoping review internazionale, quelle che possono essere definite come le dimensioni di interesse, e individuato uno strumento giù in uso a livello europeo (Teachers’ trust in AI-based EdTech sviluppato e validato da Nazaretsky et al., 2022) e che è stato tradotto in italiano per essere proposto nel contesto della formazione induction.
Alcune delle dimensioni che andremo ad indagare sono quelle che vengono ripresi da studi internazionali (Lynch, 2019) e attengono alle ricadute che l’IA può avere in termini educativi.
In particolare, al docente neoimmesso in ruolo sarà chiesto di esprimersi rispetto a:
Vantaggi attribuiti all’AI:
Gestione della Classe e del Comportamento: come supporto per i docenti nella gestione del comportamento degli studenti e/o dell'intera classe.
Tecnologia Assistiva: come aiuto per favorire l'accesso a un'istruzione più equa per gli studenti con BES (ad es. attraverso la lettura di brani a studenti ipovedenti).
Insegnamento della Programmazione: l'IA può essere utilizzata per insegnare agli studenti le competenze di programmazione.
Gamification: per facilitare l’impiego di giochi educativi, per rendere la didattica più coinvolgente e divertente.
Apprendimento Adattivo: per rendere l'insegnamento più personalizzato sulle conoscenze, abilità e competenza di ciascuno studente, migliorando così l'efficacia dell'apprendimento.
Pianificazione delle Lezioni: come supporto ai docenti nel pianificare la propria azione didattica e le proprie lezioni.
Valutazione: l'IA può essere impiegata per valutare le prove degli studenti.
Diagnosi: l'IA può essere di supporto ai docenti per diagnosticare difficoltà nella lettura e nell'apprendimento, permettendo di intervenire tempestivamente.
Analisi e interpretazione dei dati dell’apprendimento: l'IA può essere di aiuto per l’analisi e l’interpretazione degli esiti delle verifiche degli apprendimenti e permettere così di migliorare il processo educativo.
Svantaggi attribuiti all’AI:
Qualità dell’interazione umana: l’IA non permette di mantenere viva la relazione educativa.
Mancanza di supporto emotivo: l’IA non permette di supportare emotivamente lo studente in difficoltà nel suo processo di apprendimento.
Impatto sull’apprendimento: non ci sono evidenze sull’impatto a lungo termine dell’IA sull’apprendimento degli studenti.
Scarsa formazione del docente: allo stato attuale i docenti sono poco formati sull’impiego degli strumenti dell’IA per la didattica.
Una analisi attenta del percepito dei docenti neoimmessi rispetto alle possibili applicazioni dell’AI ci permetterà di proseguire costruendo insieme scenari d’uso possibili nei differenti contesti di scuola, guardando in maniera critica al processo di trasformazione tecnologica in atto.
Link al questionario rivolto ai docenti e alle docenti neoassunti
https://indagine.indire.it/index.php/737868?lang=it
Riferimenti:
Floridi, L. (2015). The onlife manifesto: Being human in a hyperconnected era. Berlino: Springer Nature.
Holmes, W., Bialik, M., Fadel, C. (2019). Artificial Intelligence in education for Teaching and Learning. Boston (MA): Center for Curriculum Redesign.
Luckin, R. (2018). Machine Learning and Human Intelligence: The Future of Education for the 21st Century. London: UCL IOE Press - University of London - Institute of Education.
Il gruppo di ricerca
Stefania Nirchi – Università degli Studi di Roma Tre
Giuseppina Rita Jose Mangione – INDIRE
Maria Chiara Pettenati – INDIRE
Conny De Vincenzo – Università degli Studi di Roma Tre
Micol Chiarantini – INDIRE
